“Fotografare è un modo di vivere” – ma un fotografo va mai in ferie?

“Fotografare è un modo di vivere.”

Lo diceva Henri Cartier-Bresson, e non era certo una frase buttata lì. Per lui, la fotografia non era solo un mezzo, ma un’attitudine, un modo di stare al mondo, con lo sguardo sempre all’erta, in attesa del famoso “decisive moment”.

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Ma allora mi chiedo: un fotografo può mai andare davvero in ferie? Sulla carta sì: si prenota una vacanza, si chiude lo studio, si lascia la macchina sul tavolo. Ma poi? Anche con i piedi nella sabbia, in pullman, in treno, facendo trekking la mente è in ascolto. La luce del tramonto colpisce un volto, un’ombra si allunga sulla strada, e tu senti quella vecchia, irresistibile sensazione: “questa devo fotografarla”.

Forse è vero, come diceva Dorothea Lange: “La macchina fotografica è uno strumento che insegna alle persone come vedere senza macchina fotografica.” E una volta che impari a vedere così, non puoi più smettere. La fotografia ti cambia la vista, ti scolpisce l’occhio. Anche senza scattare, osservi con la stessa intensità. Ti emoziona un dettaglio, una composizione, una scena quotidiana che agli occhi degli altri passa inosservata. Il fotografo, in fondo, è colui che riesce a vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti, ma che non tutti vedono. Anche se lasci le macchine fotografiche a case finisci per scattare lo stesso con lo smartphone, o solo con la mente.

Robert Frank scriveva: “Quando le persone guardano le mie fotografie, voglio che sentano ciò che io ho provato nel fotografarle.” E per provare qualcosa, bisogna essere presenti, vivi, coinvolti. Esattamente ciò che accade quando viaggiamo, quando siamo lontani dalla routine. Ecco forse la verità: le ferie per un fotografo non sono una pausa dalla fotografia, ma un ritorno alla fotografia per sé stessi. Senza briefing, senza post-produzione, senza aspettative. Solo il piacere di vedere, di cogliere, di stupirsi.

Perché alla fine, come diceva Ansel Adams: “Non si scatta una fotografia, la si crea.” E la creazione non va mai davvero in vacanza. Trova solo altri orizzonti dove respirare. Quindi no, un fotografo non va mai in ferie. Va altrove, forse. Si sposta, si perde, si ritrova. Ma non spegne mai il suo sguardo. Perché quel modo di vivere – lo sguardo del fotografo – non ha interruttori. E, in fondo, è questo il bello di essere fotografi.

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