Ritratti ‘normali’ di una ragazza di oggi

Ultimamente mi è stato richiesto di fare delle foto a delle ragazze adolescenti per il loro diciottesimo o semplicemente per ricordarsi come ‘erano’ quando saranno più grandi. Servizi che non mi appartengono ma che ho fatto con immenso piacere. Anzi mi sono talmente divertito che se qualcuna fosse interessata sono assolutamente disponibile a farne dell’altri. Però questo post non vuole essere solo una promozione del mio lavoro, ma una riflessione condivisa che ho fatto mentre preparavo lo shooting: come avrei fotografato queste ragazze?

La pubblicità, i social, alcuni programmi televisivi ci mostrano delle adolescenti pseudo lolite, che variano tra pose ammiccanti e provocatorie a volti incazzati o privi di espressione. Make up pesanti, vestiti fascianti e trasparenti le trasformano in donne formate e maliziose. Basta vedere qualche profilo su Instagram per precipitare in un campionario di pose stereotipate che dovrebbero non appartenere ad una ragazzina neppure o appena maggiorenne.

Non voglio fare il bacchettone, lungi da me, ma credo che un’adolescente, il suo volto, il suo muoversi dovrebbe raccontare di spensieratezza, felicità, gioia di vivere. Forse sono troppo lontani i miei diciotto anni, ma perché trasformare una ragazzina in un oggetto del desiderio maschile? Perché non cercare invece sorrisi puri, pose semplici, delicate? Perché non lavorare sugli sguardi di una ragazza che deve ancora crescere, aiutandosi da una luce non aggressiva? Qualcuno obbietterà che ci sono delle adolescenti che sono cresciute troppo in fretta, magari in famiglie problematiche o assenti, e che l’essere ribelle è un modo di reagire ad esperienza di vita non proprio da famiglia del Mulino Bianco. Può essere, ma spero che siano solo dei casi particolari e non credo siano la maggioranza come si evidenzia dai milioni di post su Facebook o Instagram.

Quello che ho voluto fare con gli scatti che seguono è proprio raccontare una ragazzina che è venuta dagli Stati Uniti a vedere Firenze accompagnata da un’amica e dalla sua famiglia. Ho voluto raccontare una ragazzina di oggi al di là degli schemi; una ragazzina che è felice di essere in vacanza con i suoi genitori; una ragazzina che ha ancora tutta una vita davanti da ‘vivere’.

 

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