La foto di Luigi Giordano in critics

Fotografia di: Luigi Giordano

Bio del fotografo: 

Fotografo Professionista, a Lecce, in procinto di affrontare la sua quarta stagione. Continuamente alla ricerca della foto perfetta. Sotto ogni punto di vista. E’ questa l’ambizione che ha acceso il motore della crescita e dello studio, ed è questo che rende Luigi Giordano un fotografo in continua evoluzione, che, pur avendo sviluppato un suo stile, è capace di adattarsi alle circostanze più disparate. L’unione di tecnica fotografica e capacità nel cogliere i momenti, questa la strada che percorre. [ndr, biografia scritta in terza persona fornita dall’autore]

Commenta: Old Boy

Inizio con il leggere interessato la Bio prima di vedere le fotografie che mi sono state sottoposte. Mi soffermo in maniera particolare su due “passaggi”…. “Continuamente alla ricerca della foto perfetta” e “pur avendo sviluppato un suo stile“. Due affermazioni molto forti ed importanti che mi pongono assolutamente in uno stato di attesa e curiosità.

Mi ritrovo così a scorrere le tre fotografie che sono state inviate e come mi è stato chiesto, ne sceglo una sola per commentarla, anche se in realtà le considerazioni possono valere tranquillamente per tutti e tre gli scatti. Presuppongo anche (ma forse sbaglio) che le tre foto inviate facciano parte di una selezione “importante” del fotografo. Magari non le migliori ma sicuramente degli scatti non pescati tra gli scarti.
Decido di porre l’attenzione alla seconda foto, l’unica in bianco e nero. Le mie attese purtroppo vengono meno. Nello scatto non vedo né la ricerca della foto perfetta né tantomeno uno stile. Trovo la fotografia alquanto banale e decisamente poco riuscita.

Partendo dal presupposto che in un matrimonio abbiamo assolutamente bisogno di determinate fotografie e che molte probabilmente, aldilà di un armonia compositiva, non hanno il pretesto di andare, nell’esaminare questo scatto mi ritrovo a vedere una foto che probabilmente se avessi dovuto editare, non avrei probabilmente selezionato. La foto è composta cercando di rispettare una composizione quanto più scolastica possibile che somiglia di più ad un esercizio sull’uso della profondità di campo che altro.
Non vi è attenzione a quello che succede a destra. I bambini, tutti con i volti coperti, non trasmettono tensione, risultando alla fine, essere semplicemente una forma indefinita. Non credo bastino le manine che tengono i cartoccini per il riso a fare di questa foto una foto “importante”. Gli sposi inoltre, fermi in una posizione apparentemente da posa, non armonizzano il tentativo compositivo. Mi si potrebbe dire che i soggetti principali sono gli sposi e che quindi i bambini devono servire solo da “guida”. Bene in tal caso risponderei subito che se fosse veramente così, la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata quella di cambiare il punto di messa a fuoco! Una foto, questa, lontana dall’essere una foto perfetta e ben lontana dall’identificare uno stile proprio del fotografo. Quest’ultima cosa ancora più evidenziata dagli altri due scatti. Attenzione a parlare di stile. Credo sia una delle cose più complicate da raggiungere per un fotografo.

LuigiGiordano2

[ndr: mi sono permesso di inserire anche le altre due foto giusto perché citate e per meglio comprendere la critica. Ovviamente come ho detto fin dall’inizio non può essere una o tre foto a determinare un giudizio complessivo sul lavoro fotografo. Però, come giustamente viene evidenziato da colui che ha analizzato lo scatto, nel momento in cui si sottolinea che ‘si ha acquisito un proprio stile’, questo stile – anche se in tre scatti – dovrebbe uscire prepotente. Lo stile non è una particolare post produzione come erroneamente si può pensare. In taluni casi lo può essere – tipo nella fotografia di Delano o di Siragusa – ma sempre in aggiunta ad una visione personale della realtà frutto di una ‘diversa’ sensibilità.]

Fotografia di James W. Delano

Fotografia di James W. Delano

Fotografia di Massimo Siragusa

Fotografia di Massimo Siragusa

[Le fotografie qui presentate, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte per finalità di critica e discussione ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis e 101 comma 1 Legge 633/1941.]

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