La fotografia di matrimonio NON esiste!!!

Un attimo. Molti elementi rendono lo scatto interessante dal punto di vista reportagistico. E.Agresti, 2010

Ma come, eppure io fotografo matrimoni e quindi non esisto? E certo che esisti, ho detto che la fotografia di matrimonio non esiste, non i fotografi di matrimonio. Addirittura esiste l’Associazione Nazionale Fotografi di Matrimonio – di cui tra l’altro ne faccio parte con orgoglio – .

Ritengo invece che non esista uno ‘stile’ fotografico legato esclusivamente alla foto di matrimonio e perciò in tal senso tale fotografia non esiste. Credo invece che ci siano due grandi macro contenitori che, caratterizzati da elementi oggettivi, tecnici e creativi comuni, inglobino la fotografia di matrimonio: la moda e il reportage.

Approccio con il soggetto, tecnica e attrezzatura utilizzata. La peculiarità di questi tre elementi distingue i due gruppi sopraddetti. Nel caso della moda, il fotografo è assolutamente invasivo, presente; dirige i soggetti, interviene nel costruire la scena, dispone tutti gli elementi compositivi e ‘impone’ ai ‘modelli’ ruoli o atteggiamenti pensati dal fotografo stesso. C’è un controllo assoluto della luce, magari coadiuvato da lampade, flash e pannelli riflettenti. Insomma i soggetti dipendono dalle scelte creative costruite da colui che li fotografa. La scelta dell’attrezzatura è conseguenza di queste esigenze. Un tempo si utilizzavano – e ancora oggi alcuni lo fanno – macchine medio formato corredate dal classico 80 mm. Oggi si usano sempre più spesso delle reflex 35mm però sempre corredate con obiettivi tra il 50 e l’85 mm. Le tempistiche dello scatto, proprio per le esigenze derivate dal taglio moda, sono piuttosto lunghe dovendo controllare e mettere in sintonia molti elementi. Se abbiamo davanti un bravo fotografo alla fine ogni scatto è uno scatto da stampare. In questo caso la creatività è tutto. Il rischio di fare degli scatti banali – ossia quegli stereotipi che fanno dire ‘tutte le foto di matrimonio sono uguali’ -,  è altissimo!!!

Se sostituiamo le parole ‘soggetti’, ‘modelli’ con ‘sposi’ ci troviamo davanti tutto quel mondo di fotografi – fino a poco tempo fa la stragrande maggioranza – che imposta il matrimonio in forma cosiddetta ‘classica’ o ‘posata’. Ecco quindi che il servizio di matrimonio è un servizio di moda: né più, né meno.

Foto di 'Miss Aliena' un'allieva del primo anno di una scuola di 'fashion photography' londinese

Cerchiamo invece di guardare quello che accade, osservare ciò che succede, raccontare in immagini l’evento. In disparte, senza che nessuno si renda conto della presenza del fotografo, senza che i vari soggetti in questione sappiano mai quando vengono ripresi. Cerchiamo di ruotare continuamente intorno alle varie scene, scattiamo in modo che dalla fotografia si percepisca il tentativo di sospendere nel tempo un attimo libero. Cerchiamo di raccontare le emozioni dell’evento. Ovviamente il contenitore che raccoglie tali sensazioni è importante tanto quanto il contenuto. Ossia la fotografia deve avere una luce interessante, un taglio originale, una composizione curata e deve emergere con più o meno prepotenza la notizia. Non si può dire che una foto è reportage se manca la notizia. Non sempre è possibile realizzare le due cose in modo sublime. Alcune volte la notizia prevale sulla qualità dello scatto e viceversa. Forse la bravura del fotografo di reportage sta proprio nel riuscire a ottenere questo equilibrio. L’attrezzatura è molto varia e dipende dalla sensibilità del fotografo anche se le ottiche prevalenti sono quelle estreme: grandangoli e teleobiettivi. Anche in questo caso il pericolo di fare degli scatti banali  – ossia foto in cui non emerga uno straccio di notizia e di emozione – è altrettanto altissimo e, per certi aspetti, molto più rischioso rispetto alla foto di moda: nel VERO reportage deve essere ‘buona la prima’. Se perdi il momento, l’attimo hai perso tutto!

Sostituiamo anche stavolta le parole ‘evento’ e ‘soggetti’ con ‘matrimonio’ e ‘sposi’  ed ecco che il servizio di matrimonio non è altro che il reportage di un giorno speciale.

Uno scatto di reportage in cui contenuto e contenitore hanno una interessante armonia. - E. Agresti, 2010

Ecco perché la fotografia di matrimonio non esiste.

Buona luce

P.S.: da qui ripartirò per accendere una discussione sui termini di valutazione di una buona foto di matrimonio fatta in chiave reportagistica o moda…

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